News su Israele

Nuovo tesoro ritrovato a largo delle coste di Cesarea Marittima

tesoro a largo di Cesarea

Oggetti spettacolari naufragati da due navi ritrovate al largo di Cesarea di epoca romana e mammelucca (circa 1700 anni fa e circa 600 anni fa) sono stati rivelati in un’indagine subacquea condotta dall’Unità di Archeologia Marina dell’Autorità per le Antichità israeliane nei mesi scorsi .

I carichi delle navi e i resti dei loro frammenti sono stati ritrovati sparsi ad una profondità di circa quattro metri, su un’area di diverse decine di metri. Secondo Yaakov Sharvit e Dror Flanner, ricercatori dell’Unità di archeologia marina presso l’Autorità per le antichità israeliane, “Sembra che le navi siano attraccate nelle vicinanze e che si sia verificata una tempesta le abbia fatte affondare. In una calamità”.

Il tesoro navale comprende centinaia di monete d’argento (circa 560 monete di cui circa 160 monete tagliate) del periodo mamelucco e centinaia di monete d’argento e di bronzo del periodo romano, una statuina in bronzo a forma di aquila – un simbolo del dominio romano , una figurina di un suonatore mascherato della commedia romana.Tra le altre cose, contrabbanda spiriti maligni e ceramiche.

Inoltre sono state scoperte molte parti metalliche appartenenti al corpo di una nave in legno, tra cui decine di grossi chiodi di bronzo, tubi di piombo appartenenti a una pompa per l’acqua di un laghetto, e una grande ancora di ferro, che si è rotta – indicando la grande forza che ha agito su di esso finché non si ruppe, a quanto pare, in una tempesta.

E’ stata svelata anche una gemma rossa, destinata ad essere inserita in un anello, su cui ha intagliato uno strumento musicale noto con vari nomi – il più importante dei quali è  nella tradizione ebraica – il violino di David.

Altro oggetto importante è un grosso anello d’oro, disegnato a forma ottagonale e incastonato con una gemma verde, sul quale era scolpita la figura di un fanciullo, un “pastore” che indossa una tunica, e sulle spalle portava un montone o una pecora.

Ynet

https://www.ynet.co.il/environment-science/article/ry00ka4eof