News su Israele

La tecnologia NASA al servizio dei famosissimi Manoscritti del Mar Morto

https://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-5250108,00.html

Un ricercatore israeliano è riuscito a estrarre nuovi dettagli da uno dei Rotoli del Mar Morto, tra cui un manoscritto in ebraico antico scoperto per la prima volta, una porzione del rotolo dei Salmi e un segmento che trattava i rituali del Tempio con l’aiuto di una tecnologia fotografica innovativa .

I Rotoli del Mar Morto, uno dei più importanti reperti archeologici rinvenuti in Israele, sono stati trovati circa 70 anni fa nel deserto della Giudea. Le nuove scoperte sono state presentate martedì sera in una conferenza

che segna 70 anni dalla scoperta dei rotoli presso il Museo di Israele a Gerusalemme.

Nei sette decenni trascorsi dalla scoperta dei rotoli da beduini ed archeologi vicino ai resti dell’antica comunità di Qumran nel deserto della Giudea nei primi anni ’50, hanno continuato a sbalordire i ricercatori  e le migliaia di passaggi, scritti su carta pergamena e papiro più di 2000 anni fa, durante il periodo del Secondo Tempio, sono ancora considerati i più antichi manoscritti ebraici mai trovati.

Recentemente, come parte di un progetto di digitalizzazione, i campioni selezionati dalle scatole non ordinate sono stati visualizzati utilizzando attrezzature fotografiche all’avanguardia e hanno rivelato nuovi segni intesi come calligrafia su alcune pergamene che a occhio nudo sembravano completamente vuote .
Il progetto di digitalizzazione, realizzato da un’unità di Israel Antiquities Authority (IAA) incaricata di lavorare sui rotoli, è stato messo in moto per tracciare il processo di conservazione di una delle scoperte preminenti del 20 ° secolo, e per renderlo più accessibile al pubblico a grande nella migliore qualità possibile.Le parti precedentemente non documentate delle pergamene sono state visualizzate utilizzando apparecchiature proprietarie sviluppate sulla base della tecnologia dell’agenzia spaziale americana NASA.

Il nuovo manoscritto è stato rivelato dopo che Oren Iberman, ricercatore IAA e dottorando presso l’Università ebraica di Gerusalemme, ha eseguito un primo esame di diverse dozzine di passaggi trovati nella “Grotta 11” vicino a Qumran.
Tra i testi recentemente scoperti c’è quello che appartiene al rotolo del Tempio, che si occupa del protocollo rituale e del culto ideale del Tempio. Gli studiosi discutono ancora se due o tre copie del testo più grande sul Tempio esistessero nella grotta 11. Riconoscere la nuova scrittura rafforza la proposizione che il terzo manoscritto sia anche una copia di detta pergamena.
Un altro testo appartiene al rotolo dei Salmi, che conserva l’inizio del primo versetto del capitolo 147 del Libro dei Salmi e finora è scomparso.

Il direttore della divisione dei rotoli del Mar Morto dell’Autorità per le Antichità ha detto: “Questi sono manoscritti che hanno duemila anni, sono la nostra eredità: ogni boccone che troviamo in realtà completa il puzzle più grande, che è infinito e immensamente eccitante”.